CULTURA
La valorizzazione di un territorio parte dall’interesse culturale che esso stesso emana. Saper rappresentare e diffondere la qualità culturale del nostro territorio non è solo un atto doveroso nei confronti di chi ci ha preceduto e nei confronti di chi verrà, è un atto di vitale importanza e strategico per l’intera collettività, sia sul piano sociale che su quello economico.
In molti sono pronti ad affermare che la Cultura è una risorsa rilevante per la società, sebbene poi, all’atto pratico, le risorse ad essa destinate rivelano tutt’altra, scarsa, considerazione. Inoltre dobbiamo registrare che le poche risorse destinate a tale scopo sono in molti casi persino mal utilizzate.
Assisi ha un patrimonio Culturale decisamente importante e vasto, sottovalutato e scarsamente sfruttato, la sfida sarà improntata sulla riqualificazione dell’offerta culturale del nostro territorio e partendo dalla capacità di coinvolgere tutti i Cittadini attraverso le tante associazioni di volontariato diffuse nel nostro comune, le Pro Loco, l’Ente Calendimaggio, gli operatori turistici, le associazioni di categoria e le comunità religiose.
OBIETTIVI
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Gestione delle strutture storico-culturali
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Piano di gestione diretta per: Rocca Maggiore, Pinacoteca Comunale, Foro Romano, Domus Properzio e del Lararium, teatro Metastasio;
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Individuazione di una o più figure professionali specifiche, tramite concorso;
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Progetto di marketing e pubblicità interattiva e multimediale;
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Gli utili derivanti dalla gestione diretta saranno destinati esclusivamente all’ambito culturale;
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Spazi culturali
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Valorizzazione degli edifici di interesse storico, artistico e culturale come luoghi di incontro e socializzazione per i Cittadini;
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Progetto Palazzo Vallemani, come Palazzo della Cultura. Spazi dedicati alla promozione sia didattica che turistica dell’arte manifatturiera del territorio con la collaborazione di artigiani ed artisti locali; Laboratori didattici per scuole e per bambini e adulti; spazi espositivi per mostre ed eventi di interesse artistico culturale.
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Progetto Rocca Maggiore, come Museo del Medioevo. Allestimento scenografico che riproduca gli usi e costumi dell’epoca lungo un percorso guidato che coinvolga il visitatore anche in attività a scopo didattico o ludico, in particolare per i bambini;
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Progetto teatro Metastasio, come centro di espressione ed aggregazione culturale nelle sue diverse forme teatrali. Pianificare un intervento di riqualificazione e razionalizzazione degli spazi del teatro. Rendere la struttura polivalente con il progetto “Il Teatro che Vorrei”, con il coinvolgimento degli Istituti scolastici presenti nel territorio e delle scuole di danza e di musica, sempre presenti nel territorio, apertura di specifici spazi e laboratori didattici teatrali. Affidamento della struttura, con bando di gara, ad enti, associazioni o compagnie specializzate, che assicurino una stagione teatrale ed una offerta integrata con le altre realtà già esistenti (come il Teatro Lyric e degli Instabili).
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Palazzo Capitano del Perdono come sede per la scuola di musica comunale coinvolgendo le associazioni e i numerosi musicisti del territorio.
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Spettacoli itineranti. Ampliare l’offerta teatrale e musicale durante la stagione estiva, sfruttando i numerosi scenari naturali ed artistici presenti in tutto il territorio comunale;
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Eventi
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Marketing mirato di promozione degli eventi esistenti sul territorio;
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Assicurare una organizzazione razionale degli eventi ed una pianificazione e programmazione concordata tra tutti i soggetti interessati;
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Predisporre ed utilizzare una piattaforma web per la gestione e la comunicazione degli eventi;
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Curare la diffusione e pubblicizzazione degli eventi, con il coinvolgimento di tutti gli attori turistici, le associazioni, le Pro Loco e le comunità religiose;
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Percorsi culturali
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Progetto “cultura in movimento”, con la creazione di percorsi escursionistici che attraversano i luoghi e le strutture di interesse storico e artistico;
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Progetto “agri-cultura”, un percorso che attraversa il territorio agricolo e montano nel quale si apprende e si sperimenta la cultura contadina locale e le nostre tradizioni agroalimentari;
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